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Il cervello complice
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Il cervello complice

Jill Bolte Taylor è una neuroscienziata.  Nel dicembre 1996 aveva 37 anni e collaborava con l’Harvard University.  Una mattina si svegliò e si rese conto di essere vittima di un ictus che stava minando le sue capacità cognitive.  Riuscì a chiedere aiuto, venne operata 15 giorni dopo e ci mise 8 anni a recuperare tutte le sue facoltà.

L‘ictus aveva colpito l’emisfero sinistro del cervello di Jill Bolte Taylor lasciandole funzionante la parte destra.  E qui iniziò un’esperienza che sarebbe stata forse solo devastante per una persona qualunque ma che ha potuto essere preziosissima per una neuroscienziata.

A causa dell’ictus, il cervello sinistro di Jill era fuori uso e quindi era il cervello destro a primeggiare e a condizionare il suo modo di pensare e sentire.  In queste condizioni, l’autrice sperimentava pensieri ed emozioni completamente diversi da quelle che avevano accompagnato la sua vita nei primi 37 anni.

Nel 2021 Jill Bolte Taylor ha pubblicato il libro Whole Brain Living, dove ha raccolto le sue ricerche e le sue riflessioni, sostenute dalla sua esperienza personale. L’aspetto innovativo del suo pensiero ci insegna che nel nostro cervello ci sono quattro (e non solo due) aree diverse che pensano e sentono ciascuna “a suo modo”.  Conoscere queste quattro aree, che Jill Bolte Taylor chiama “Personaggi”, ci aiuta a comprendere meglio le dissonanze che a volte si aggirano dentro di noi e a dar voce a tutte le nostre potenzialità, evitando che solo una o due parti del nostro cervello primeggino.

Ma soprattutto Jill Bolte Taylor ci raccomanda di nutrire tutti i nostri quattro “Personaggi” ed è questo, secondo me, l’aspetto più stimolante delle sue ricerche.  Questo libro mi legittima a dare voce e nutrimento a tutti i miei quattro cervelli: quello razionale, quello prudente e con i piedi per terra, quello che sa godere la vita in assenza di giudizi, quello che sa trascendere l’individualismo quotidiano.  Sollecitare, sviluppare, dialogare con ciascuno dei miei quattro “Characters” e farli dialogare tra loro è una sana abitudine da applicare quotidianamente che mi aiuta a gestire meglio tempo, priorità, energie, pensieri ed emozioni.

Quando ho scoperto Whole Brain Living, la traduzione italiana non era ancora disponibile. Così, per consigliarlo ad amici e colleghi, ho preparato un podcast in cui ho concentrato gli aspetti del pensiero di Jill Bolte Taylor che mi stavano più a cuore.
Lo offro a chi si sente come Massimo Troisi quando diceva “io sono uno a leggere, loro sono milioni a scrivere”, e prima di affrontare quasi 300 pagine vuole farsi convincere con un assaggio. Sono certa che dopo l’antipasto apprezzerete tutto il menù.

Elisabetta Castagneri

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